Parroco Don Mirco Zoccarato nato a padova
il 30 settembre 1974
Carissimi amici delle comunità di Caselle, Murelle
Carissime comunità di Caselle e di Murelle...
...domenica 21 ottobre mi avete accolto come un padre accoglie un figlio! Sento di esprimervi tutta la mia personale gratitudine che spero arrivi a ciascuno di voi! Ringraziare tutti è impossibile e allora mi affido alle parole che vi ho detto nel giorno del mio arrivo.
Don Luciano Carraro, dal 23 settembre 2017 nelle comunità di
Caselle, Murelle
nato a S. Giustina in Colle (Pd), il 17 marzo 1943,
ordinato presbitero in Cattedrale a Padova, il 1° aprile 1967
PREGHIERA PER I SACERDOTI
vogliamo pregarti oggi per tutti i sacerdoti del mondo.
Ti preghiamo per questi nostri fratelli
che dedicano la loro vita a costruire comunità.
Ti preghiamo per i sacerdoti:
categoria ormai in via di estinzione...
E mentre preghiamo per i sacerdoti,
pensiamo a tutti quelli che abbiamo conosciuto:
a volte sacerdoti staccati dalla gente comune,
a volte uomini pieni di comprensione e di umanità,
altre volte sacerdoti inchiodati
dalle loro incoerenze più o meno evidenti...
Molte volte i preti che abbiamo avuto accanto
li abbiamo giudicati, criticati, contestati, isolati...
Poche volte abbiamo ricordato
che il prete è solo un nostro fratello, limitato e fragile,
che dedica la sua vita ad annunciare il Vangelo,
cercando con tanta fatica di vivere le cose che dice.
Ti chiediamo, Signore,
di aiutarci a voler bene ai nostri sacerdoti.
Aiutaci a cercare il bene insieme.
Facci capire che prima di abbandonarli,
pensiamo che, anche loro, come tutti noi,
hanno bisogno di un sorriso e di un amico.
Signore Gesù, tu cerchi sempre dei “pazzi”,
dei "folli" d'amore disposti a seguirti.
Manda ancora nelle nostre comunità sacerdoti pieni di gioia,
Iniziazione cristiana: perché cambiare.
Gli Orientamenti pastorali 2010-2011 “Gomunità grembo che genera alla fede” nella seconda parte dell’anno, prevedevano l’avvio del lavoro di ripensamento dell’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (ICFR)che la nostra Diocesi è chiamata a svolgere.
Nel discorso dell’Assemblea diocesana del 20 novembre scorso, il Vescovo Antonio ribadiva la necessità e l’urgenza di questo compito affermando:
È questa una scelta, un progetto che riveste un’importanza fondamentale, ed ha un carattere di urgenza. È un progetto che richiede di essere accolto, compreso, condiviso e fatto proprio da tutti e da tutte le parrocchie. Per questo vi invito a interiorizzare le ragioni, le ,notivazio~ni di fondo che giustificano questa impresa pastorale a cui si accinge a inetter
mano la nostra Diocesi.
L’esigenza di rifondare l’impianto dell’iniziazione cristiana di fanciulli e adulti si è fatta sempre più viva e impellente a partire dal Concilio Vaticano II. Le trasformazioni avvenute in questi decenni sul piano culturale,sociale, della mentalità e dei costumi, lo rendono necessario e urgente.
Il parroco è, nella Chiesa cattolica, il presbitero che il vescovo invia a presiedere una parrocchia.
L'autorità del parroco è dipendente da quella del vescovo, per realizzare gli orientamenti che questi propone alla sua diocesi. Quando un parroco detiene una qualche giurisdizione sulle parrocchie limitrofe, riunite in unità pastorali, foranie, vicariati o decanati, o presiede un capitolocanonico, prende il titolo di moderatore, vicario, prevosto, arciprete o decano. Gli stessi titoli possono essere spesso attribuiti anche per ragioni onorifiche.
Il termine viene dal greco antico πάροικος (pàroikos), a sua volta derivante da παρà οἰκεω (parà oikéo), cioè "abitare nei pressi", "abitare intorno", ad indicare la sua funzione di sacerdote di una chiesa circondariale, creata per essere più prossima alle dimore dei fedeli rispetto alla chiesa cattedrale.
La figura del parroco nasce infatti contestualmente alla parrocchia, nel momento in cui con l'espansione delle comunità cristiane la cattedrale non poteva più soddisfare compiutamente alle necessità dei fedeli. Per questo motivo, e per il fatto che molti cristiani vivevano lontano dalla cattedrale, si rese necessario aprire luoghi di culto decentrati, che il vescovo affidava alla cura pastorale di un presbitero.
Nella Chiesa cattolica latina il ministero dei parroci è regolato dal codice di diritto canonico ai cann. 519-534.Il can. 519 situa il ministero del parroco nel contesto della vita ecclesiale: Sempre per il diritto canonico, il parroco può essere nominato dal vescovo per un tempo definito, in Italia per nove anni. Prima della scadenza dei nove anni, il vescovo non ha, però, il potere di revocarlo, se non per gravi motivi. Quando lo richiedano le circostanze, il capo della diocesi può comunque invitare quello della parrocchia a dimettersi, se sussistono motivi proporzionati o la destinazione ad altro incarico.
Strumenti e materiali “Tracce di cammino” per l’anno pastorale 2018-2019